MUTAZIONI
GENETICHE, ANOMALIE MICROCIRCOLATORIE, TERRENO ONCOLOGICO E ONCOGENESI. Terreno Oncologico: Contributo Clinico alla Prevenzione Primaria dei Tumori Maligni Manovra di Restano, tipo A e tipo B Anomalie alla base del terreno oncologico Terreno Oncologico : Diagnosi e Quantizzazione Test della Suzione Simulata e Terreno Oncologico Valutazione Semeiotico-Biofisica della Secrezione Epifisaria di Melatonina
Terreno Oncologico: Contributo Clinico alla Prevenzione Primaria dei Tumori Maligni. (NOTA: per comprendere
il seguente breve riassunto del volume “Il Terreno Oncologico.
Semeiotica Biofisica: Contributo Clinico alla Prevenzione Primaria del
Tumore”, accettato per la pubblicazione da Minerva Medica Edizioni,
Torino (ma...sono tuttora in attesa dello sponsor...), sono richieste
sicure e complete conoscenze di Semeiotica Biofisica. Tuttavia,
nell’interesse del lettore [in parentesi quadre] sono descritti semplici
metodi, utili per comprendere e soprattùtto applicare quanto descritto in
un linguaggio tecnico).
L’ICAEM-a,
citopatia mitocondriale funzionale e congenita, ereditata quasi
esclusivamente per via matroclina, persiste per tutta la vita
dell’individuo colpito, sebbene con variabile intensità in rapporto con
lo stile di vita, la dieta e l’impiego di prodotti bioattivi e farmaci
istangioprotettori. Pertanto, noi dobbiamo
tenere presente un notevole evento, al momento ignorato: la trasmissione
del cancro del seno e di tutti gli altri tumori, anche quelli che
interessano sistemi biologici dell’uomo (prostata), è attuata necessariamente dalla madre. Infatti, l’ICAEM
alfa è ereditata quasi sempre per via materna. In realtà, recenti ricerche forniscono ulteriori prove in favore della influenza del gene sul cromosoma 14 e X nei confronti del cancro prostatico e gettano luce su un campo nuovo di interese sul cromosoma 7, che può essere interessato nell’eziologia del cancro prostatico così come del cancro del seno (35).
La
Semeiotica Biofisica consente di riconoscere e quantizzare lo stato
pre-oncologico in modi differenti per semplicità, praticità,
raffinatezza e ricchezza di informazioni. La utilità di queste metodiche
cliniche semeiotico-biofisiche nella pratica quotidiana è sottolineata
dal fatto che la assenza attuale del terreno oncologico fa escludere la
possibilità di una neoplasia in atto, incidendo in modo notevole nell’
iter diagnostico, nello screening di massa e nel monitoraggio terapeutico.
Infatti, l’età, il sesso, la familiarità perdono il loro attuale (e
scarso) valore nella prevenzione oncologica in quanto “soltanto”
l’accertamento clinico del terreno oncologico orienta la successiva
richiesta di indagini strumentali in individui razionalmente e
tempestivamente selezionati, dopo l’accertamento semeiotico-biofisico
della attivazione microcircolatoria tipo II, dissociata [=
precondizionamento patologico], in una area di un determinato sistema
biologico, dove il precondizionamento è patologico, in presenza dei
numerosi segni della originale semeiotica. "Che cosa
caratterizza clinicamente il terreno oncologico?".
"Il terreno
oncologico è reversibile oltrecchè inducibile?".
Istangiopatia Congenita Acidosica Enzimo-Metabolica-α (ICAEM α). Sindrome Di Iperfunzione Del Sistema Reticolo-Istiocitario (SISRI).
In pratica è sufficiente valutare il tempo di latenza (tl) del riflesso gastrico-aspecifico (Rifl. g.a.), indicato nella figura1. In presenza di ICAEM-a, il tl del Rifl. g.a. è 6 sec. con trigger point sull’emisfero cerebrale destro e 7 sec. a sinistra, dove l’intensità del riflesso è ridotta. I valori sono ovviamente invertiti nella prevalenza dell’emisfero cerebrale sinistro. A questo punto,
trattando del passaggio dalla ICAEM-a al terreno oncologico, è necessario
ricordare, ancora una volta, una interessante sindrome semeiotico-
biofisica, molto utile al medico di medicina generale nella sua quotidiana
attività: la Sindrome di Iperfunzione del Sistema
Reticolo-Istiocitario (SISRI) nei suoi tre differenti tipi: completa,
intermedia e incompleta (Tab.1). In caso di infezione batterica, malattie virali contagiose dell’infanzia, connettiviti (AR, LES, etc.), RAA, tumori maligni, etc., il tl scende a 6 sec. con tl del rinforzo (= aumento di intensità del Rifl. g.a.) di 8±1 sec.: SISRI “completa”. Nelle flogosi virali, invece, come nella comune influenza, la pressione sopra la proiezione cutanea della milza non provoca il Rifl. g.a., in quanto in queste condizioni i centri germinativi bianchi della polpa splenica non sono attivati: SISRI “incompleta”. Al contrario, nell’Herpes Zoster e nelle comuni malattie infettive virali della infanzia la SISRI è di tipo “completo”. Infine, nelle infezioni batteriche, causate da gram-negativi, come nella banale cistite da E. coli e nella antrite da H. pylori, la SISRI è “intermedia”.
Fig.1 Sindrome di Iperfunzione del Sistema Reticolo Istiocitario: dilatazione del fondo e del corpo dello stomaco e contrazione del giunto antro-pilorico( = riflesso gastrico-aspecifico), quando la pressione digitale medio-intensa è applicata sopra la linea mediale del corpo sternale, creste iliache e, nella forma “completa” anche sopra la proiezione cutanea della milza.
Tabella 1 La SISRI consente il monitoraggio terapeutico obiettivo. Infatti, il valore quantitativo del tl è del tl del rinforzo informano sul decorso morboso. Importante il fatto che solo quando nel corso di una influenza, per es., la SISRI da “incompleta” diventa “completa”, è necessaria la somministrazione di antibiotici. Sulla base dei dati raccolti in una ormai lunga esperienza, mi sento autorizzato ad affermare che è relativamente facile identificare bed-side, con la Semeiotica Biofisica, gli individui ICAEM-a-positivi a rischio oncologico reale e di quantificarne la probabilità di malattia. Manovra di Restano, tipo A e tipo B. In una ormai lunga esperienza, nell’85% dei tumori maligni, solidi e liquidi, in fase iniziale e nel 100% in fase conclamata la SISRI è “completa” con un caratteristico tempo di latenza (tl) di appena 3 sec. e un tl del rinforzo di 5,5 ± 0,5 sec.. Al contrario, nelle flogosi virali delle comuni malattie dell’infanzia e in quelle batteriche, nelle connettiviti, RAA, etc., il tl è di 6 sec. e il tl del rinforzo 8,5±0,5 sec.; p <0,001. Nei pazienti operati con successo per tumore maligno il tl è 10 sec. (NN=10sec.) ma dopo 10 sec. di apnea e contemporaneo test del pugile (chiusura stretta delle mani) - Manovra di Restano - il tl scende a 3 sec. e il tl del rinforzo a 8±1 sec. (Tab.9 e 10 ) Nel sano senza familiarità per patologia tumorale, la Manovra di Restano provoca una lieve modificazione del tl di base che si riduce a 8,5±0,5 sec. con un tl del rinforzo di 9,5±0,5 sec.. Infine, fatto di estremo interesse, nel 15% dei tumori maligni iniziali e nei pazienti a rischio oncologico, mentre i valori di base sono del tutto normali dopo la Manovra di Restano i valori osservati sono patologici, ovviamente di diversa intensità (Tab. 1). Manovra di Restano e SISRI (in parentesi i valori di base)
Tabella
2 Manovra di Restano.
Tabella
3 Occorre ricordare il ruolo svolto dalla M. di Restano nel passaggio dalla ICAEM-a alla insorgenza del tumore. La M. di Restano rappresenta l'attivazione del Sistema Reticolo-Istiocitario oggi definito Sistema Monocito-Macrofagico; essa si suddivide in tipo A e tipo B. Per osservare e quantificare la manovra si invita il soggetto da esaminare, supino e psico-fisicamente rilassato, a non respirare per 10 sec. (apnea test), oppure si comprime l'arteria brachiale per 10 sec. (M. di Restano variante) e a tenere i pugni chiusi in modo persistente (= ipertono simpatico). Prima che il soggetto riprenda la normale respirazione, il medico applica la pressione digitale sopra la linea mediale dello sterno (o la cresta iliaca, o la proiezione cutanea della milza) per valutare la Sindrome di Iperfunzione del Sistema Reticolo-Istiocitario (lavori citati) = Riflesso Gastrico-Aspecifico, dilatazione del fondo e corpo dello stomaco e contrazione del giunto antro-pilorico (Fig: 1). I parametri da esaminare sono: il tempo di latenza I (tl I) che precede il Rifl.g.a.; tl II prima del rinforzo del Rifl. g.a.; intensità (I) del I Rifl.g.a. (Tab. 1). Come detto precedentemente, la M. di Restano evidenzia l'attivazione in atto del Sistema Reticolo-Istiocitario o Sistema Monocito-Macrofagico. Infatti nel corso, per esempio, di una malattia infettiva compare prima il tipo A, quindi il tipo B ed infine la Sindrome di Iperfunzione del Sistema Retico-Istiocitario (SISRI), “completa”, “incompleta”, “intermedia”, a seconda dell'eziologia. Quando la malattia regredisce si osserva la scomparsa della SISRI, poi del tipo B, la ricomparsa del tipo A, che non è più rilevabile a guarigione avvenuta. La positività della manovra di Restano tipo B, cioè l’attivazione del sistema reticolo-istiocitario , si spiega con il fatto che il midollo cellule mononucleate, che migrano verso il timo e i tessuti linfatici, e mielopeptidi, attivatori della sintesi anticorpale, con il risultato finale di un aumento delle difese biologiche. Quanto appena affermato è dimostrato dalla seguente evidenza sperimentale: nel sano la pressione digitale intensa sui trigger-points della SISRI (linea mediale del corpo sternale e creste iliache) dopo 20 ec. ca. incrementa la sindrome semeiotico-biofisica dell’anticorpopoiesi, che da “cronica” (tl 6 sec. del riflesso gastrico aspecifico durante pressione digitale sopra la proiezione del MALT) diventa “acuta” (tl 3 sec.). Al contrario, nel terreno oncologico la stimolazione della anticorpopoiesi è del tutto assente oppure non è statisticamente significativa (tl 5-6). Accanto a ciò nel sano la pressione sopra la linea mediale del corpo sternale provoca, dopo 20 sec.ca. l’aumento dei diametri della proiezione cutanea del BALT ( 3 cm.) con accentuazione della sintesi di anticorpi, mentre nel terreno oncologico l’aumento è £ 1 cm. A dimostrazione della coerenza interna ed esterna della nostra teoria sta il fatto che, contemporaneamente alla M. di Restano tutte le sedi di anticorpopoiesi (MALT) mostrano il quadro semeiotico biofisico della iperemia attiva segno di fase acuta della sintesi anticorpale, ovviamente di variabile intensità in rapporto all'agente causale. Corrobora quanto da noi sostenuto il fatto che la iniezione sottocutanea di un vaccino desensibilizzante alla Besredka fa comparire nel sano prima il tipo A, poi il tipo B ed infine la SISRI. Mentre contemporaneamente alla M. di Restano tipo A è sempre evidenziabile la sindrome di Selye d'intensità variabile, nel tipo B si osserva una caratteristica modificazione del Sistema Psico-Neuro-Endocrino-Immunitario sempre presente nei tumori maligni solidi e liquidi e nei pazienti operati con successo per neoplasia. Definiamo questa interessante situazione dei sistemi biologici di difesa antitumorale come terreno oncologico. Per quanto riguarda la valutazione dei neuro stimolatori, neuromodulatori, neuromodulatori ormonali, radicali liberi, sideremia, e la attuazione del precondizionamento vedere Bibliografia nella Home-Page. La semeiotica biofisica consente al medico di evidenziare e quantificare bed side il terreno sul quale può insorgere il tumore maligno(Tab.4 e 5).
Anomalie
alla base del terreno oncologico
Tabella
4 Terreno Oncologico : Diagnosi e Quantizzazione
Tabella
5 La completa valutazione del Sistema Psico-Neuro-Endocrino-Immunitario e delle sostanze di cui alla Tab. 4, con la Semeiotica Biofisica richiede ovviamente un lungo studio ed esperienza con questa originale semeiotica. Per motivi di spazio rimandiamo il lettore interessato ai lavori citati. A questo proposito ricordiamo, tuttavia, che uno dei modi più semplici per individuare la presenza del terreno oncologico è il seguente: nel sano, supino e psicofisicamente rilassato, durante la ritmica palpazione della mammella (TSS: test della suzione simulata) la durate del Rifl.g.a. è di 7 sec. esatti. Al contrario nel terreno oncologico questa durata sale a 8-9 sec. (p < 0,01) a causa dell'aumento della prolattinemia. Inoltre, dopo pressione digitale di 30 sec. applicata 2 cm. sopra il meato uditivo esterno (proiezione cutanea del centro neuronale del GH-RH) nel sano la durata del Rifl.g.a. durante TSS è < 10 sec. mentre nel terreno oncologico è ³ 10 sec. Infatti, in questa condizione vi è netta sproporzione tra attività frenante e stimolante la secrezione di PRL da parte dei numerosi ormoni e neurotrasmettitori in favore dei secondi. In realtà, il TSS, di semplice valutazione, svolge un ruolo importante nella individuazione delle complesse modificazioni dei sistemi biologici di difesa antitumorale, che costituiscono il terreno oncologico. Nel sano, dove il TSS di base è di 7 sec., la stimolazione mediante la pressione digitale del n. mandibolare per 30 sec., attraverso la secrezione di oppioidi endogeni, riduce la durata del Rifl.g.a. durante TSS a £ 6 sec. Al contrario, il test dell'apnea (10 sec.), mediante l'attivazione del simpatico con secrezione di A e NA, fa aumentare il TSS a 12 sec. In presenza di terreno oncologico, a causa dei livelli ormonali e neurotrasmettitoriali alterati, la durata del Rifl.g.a. non si riduce in conseguenza della diminuzione degli oppioidi endogeni e della somatostatina, mentre aumenta ben oltre i 12 sec. a causa dell'incremento della prolattina. Ne consegue che la Semeiotica Biofisica consente bed side di corroborare la relazione esistente tra immunità e Sistema Psico- Neuro-Endocrinologico. Esistono altri numerosi, semplici e rapidi modi per accertare bed-side la presenza del terreno oncologico senza dovere ricorrere alla “diretta” valutazione della secrezione di GH-RH, ACTH-RH, SST-RH e melatonina e alla “quantizzazione” degli oppioidi endogeni, con notevole facilitazione diagnostica e, quindi, dello screening di massa. 1) Valutata di base la dimensione della proiezione cutanea di una area del BALT, il paziente è invitato a chiudere intensamente gli occhi; a partire da 5 sec. questa area aumenta i suoi diametri in diretto rapporto alla intensità della secrezione di melatonina: nel sano l’area praticamente raddoppia, raggiungendo il diametro di 6 cm.ca. mentre nel terreno oncologico l’aumento è £ 1 cm. 2) In perfetta correlazione con quanto appena descritto, il riflesso BALT-gastrico aspecifico fisiologicamente mostra un tl di base di 6 sec. - sintesi anticorpale cronica – che scende a 3 sec. dopo la chiusura degli occhi (> 5 sec.) con intensità maggiore a quella iniziale. Al contrario, nel terreno oncologico tl ed intensità del riflesso si modificano lievemente in rapporto alla gravità della patologica situazione biologica della sintesi anticorpale, sempre compromessa. 3) Il test dell’apnea riduce di 1/3 il diametro della proiezione cutanea del BALT nel sano, mentre nel terreno oncologico la diminuzione è di almeno 2/3. Test della Suzione Simulata e Terreno Oncologico. La valutazione del terreno oncologico mediante il test della suzione simulata (TSS) e contemporaneo precondizionamento della mammella è interessante e pratico: si valuta di base la durata del TSS - ritmica palpazione della mammella e durata del riflesso gastrico aspecifico – (NN = 7 sec. esatti) e, poi, si ripete per altre due volte il test con intervalli di 5 sec. Nel sano la durata scende progressivamente a 6 sec. e, infine, a 5 sec., poichè fisiologicamente viene stimolato il tono dopaminergico dell’asse diencefalo-ipofisario. Al
contario, nel terreno oncologico la durata sale a 8 sec. e, quindi,
a ³
12 sec. Notoriamente in questa condizione e nei tumori maligni il tono dopaminergico dell’asse ipotalamo-ipofisario è ridotto con conseguente aumento della secrezione prolattinica. Pertanto, il valore diagnostico del TSS è notevole sia per accertare il terreno oncologico che per diagnosticare il tumore maligno. Nei tumori maligni, solidi e liquidi, il TSS di base è ³10 sec. Si osserva lo stesso valore nelle fasi iniziali del tumore, nei pazienti operati con successo e negli individui a rischio. Sotto i 65 anni il TSS è indipendente dall'età e dal sesso (NN = 7 sec.). Dopo 10 sec. di apnea (apnea test) il TSS sale da 12 a 20 sec. (NN = 10 sec. circa). Un TSS di base di 12 sec. in individui sotto i 65 a. è di per sé espressione di un particolare terreno in cui il sistema immunitario è attivato. Dalla ICAEM-a alla M. di Restano tipo A e, quindi, tipo B, di varia intensità, espressione attuale del terreno oncologico, il passaggio è lento e graduale. Una lunga esperienza consente di affermare che la dieta, normocalorica e ben equilibrata, e il regime di vita, illustrato nel decalogo della Società Europea per lo Studio e Prevenzione del Tumore e, infine, l'impiego di farmaci istangioprotettivi (Co. Q 10, Carnetina, Vit. A ed E, Finasteride, Bioflavonoidi, Capsaicina, ecc.) sono in grado di far scomparire il terreno oncologico. Sul
piano pratico appare del tutto inutile ricercare la presenza del
tumore maligno in un paziente che non presenti i segni
semeiotico-biofisici del terreno oncologico, per esempio il tipo B
della M. di Restano. Ancora più precisamente, è un non-senso il ricercare un tumore in un definito sistema biologico, dove è assente il rischio oncologico, anche se il paziente è colpito da terreno oncologico. Questo procedimento rappresenta pertanto un risparmio di tempo per il medico e della spesa sanitaria, nell'interesse primario del paziente, così tranquillizzato. Infine, là dove è evidenziata l’alterazione dell’armonia dei sistemi biologici di controllo della riproduzione cellulare, si dovrà escludere con ogni mezzo e tempestivamente la presenza di un tumore in atto, dopo di che verrà istituita la opportuna terapia farmacologica e la corretta dieta, etimologicamente intesa, al fine di riportare nei valori normali i parametri relativi alla SST, GH, IGSs, oppioidi endogeni, RL, antiossidanti, Co Q 10, Insulinemia-Insulinoresistenza e melatonina. Valutazione Semeiotico-Biofisica della Secrezione Epifisaria di Melatonina.
Fig. 9 Per la prima volta clinicamente è possibile valutare con la Semeiotica Biofisica la secrezione epifisaria di melatonina, N-acetil-5–metossi-triptamina, che notoriamente stimola l’anticorpopoiesi indirettamente mediante i recettori oppioidi, da essa stimolati ed inibisce la crescita di cellule normali o neoplastiche Diversi sono i metodi semeiotico-biofisici di valutazione della melatonina, facilmente applicabili bed-side, attendibili e di rapida esecuzione: 1) nel sano, la chiusura intensa degli occhi provoca dopo 5 sec. ca., se assente, od intensifica, se già presente, la sintesi anticorpale. Di conseguenza, la proiezione cutanea del BALT raddoppia il diametro e, contemporaneamente, la velocità dell’onda peristaltica, per esempio nello stomaco, appare nettamente rallentata, impiegando ³ 12 sec. a percorrere la grande curvatura (NN = 5 sec.). La durata di questi segni è 30 sec. esatti, identica alla durata della secrezione di melatonina (V. sotto); 2) la pressione digitale medio-intensa, esercitata sopra la proiezione cutanea dell’epifisi, 2 cm. sopra e 2 cm. posteriormente il meato uditivo esterno ( Fig. 9), dopo 5 sec. ca. provoca gli stessi segni descritti al punto 1) e con identica durata, a dimostrazione della coerenza interna ed esterna della teoria semeiotico-biofisica; 3) fisiologicamente la pressione digitale intensa, applicata sopra il ramo mandibolare del nervo trigemino provoca dopo ³ 15 sec. l’aumento degli oppioidi endogeni, attivazione microcircolatoria tipo I, associata, nella epifisi, incremento della sintesi anticorpale ( tipo “acuto”: tl del riflesso gastrico aspecifico 3 sec.) e contemporaneamente rallenta la velocità dell’onda peristaltica, che da 5 sec. sale a ³ 12 sec. Nel terreno oncologico la secrezione di melatonina è compromessa anche se, ovviamente, con intensità differente da individuo ad individuo, come è facile osservare valutando i parametri sopra illustrati. A dimostrazione che l’attività epifisaria è valutabile con la Semeiotica Biofisica, in modo rapido ed affidabile, sta la seguente evidenza sperimentale: fisiologicamente la stimolazione del nervo mandibolare libera oppioidi endogeni in quantità tale da rallentare la velocità dell’onda peristaltica, cosicchè il tempo impiegato dall’onda a percorrere la grande curva gastrica sale da 5 sec. a ³ 12 sec. Contemporaneamente, l’intensità del riflesso cerebro-gastrico aspecifico dei potenziali cerebrali somato-sensoriali evocati scende da 2,5 cm. a ³ 1,5 cm. < 2 cm. Tuttavia, se questi parametri sono valutati dopo che il soggetto da esaminare ha chiuso gli occhi e/o è stata applicata la pressione digitale intensa sopra la proiezione cutanea dell’epifisi per 30 sec. (Fig. 9), i valori osservati appaiono nettamente differenti: 34 sec. e < 1,5 cm. rispettivamente. L’esperimento dimostra che la melatonina, secreta in questa condizione, agisce anche, ma non soltanto, mediante gli oppioidi endogeni, la cui azione, pertanto, risulta più intensa, consentendo così la “quantizzazione” del livello attuale di N-acetil-5-metossi-triptamina. Accanto a ciò, la evidenza clinica dimostra che la melatonina, associata agli oppioidi endogeni, stimola più intensamente la sintesi acuta anticorpale. In conclusione, per evidenziare nella pratica il terreno oncologico, in modo completo, qualitativo e quantitativo, è consigliabile l’iter diagnostico, semplice ed affidabile, di seguito descritto. 1) Valutazione di base della velocità dell’onda peristaltica gastrica (NN = 5 sec. precisi). 2) Valutazione della secrezione di GH mediante stimolazione della proiezione cutanea del centro neuronale del GH-RH - 2 cm. sopra il meato uditivo esterno – (Fig. 19): si osserva che nel sano la durata della congestione del pancreas è 6 sec. mentre la decongestione è di 20 sec. esatti. Durante la manovra si valuta il tempo impiegato dall’onda peristaltica gastrica, causata dal pizzicotto cutaneo sulla proiezione dell’angolo di His, per percorrere la grande curva sale a ³ 12 sec., in quanto il GH stimola la secrezione di somatostatina, che rallenta la peristalsi e decongestiona il territorio splancnico. Dopo 20-25 sec. dall’inizio della stimolazione del GH-RH, eseguite le due osservazioni, interrotta la manovra, immediatamente si valuta la durata del TSS, che fisiologicamente è < 10 sec. poichè l’attività stimolante la secrezione di prolattina del GH è ostacolata alla valida secrezione di somatostatina e dalla fisiologica quantità di dopamina a livello diencefalo-ipofisario; entrambe questi prodotti agiscono negativamente sulla secrezione prolattinica. Alla fine della stimolazione della secrezione di GH-RH ( quanto segue vale anche per quanto riguarda la secrezione degli altri RH) il pancreas nel sano si congestiona per la durata esatta di 8 sec. Questo valore è di estrema importanza ai fini della diagnosi del dismetabolismo glicidico. Infatti, nel diabete mellito la durata dell’abbassamento del margine inferiore del corpo pancreatico appare < 8 sec. in rapporto inverso con la gravità della sindrome. Al contrario, nella RTG e negli altri casi di iperinsulinemia la durata risulta > 8 sec. direttamente correlata con l’aumento della secrezione ormonale, ennesima dimostrazione della possibilità offerta dalla originale semeiotica fisica di valutare insieme patologie diverse, in quanto i vari sistemi biologici sono intimamente correlati dal punto di vista anatomo-funzionale. A questo punto, il terreno oncologico è riconosciuto e può essere ulteriormente “quantificato” con 3) la valutazione degli oppioidi endogeni, “direttori dell’orchestra immunitaria”, e 4) la valutazione della melatonina, come sopra descritto. Per quanto riguarda il sistema degli oppioidi endogeni, attraverso i quali agiscono la melatonina e i mielopeptidi, un metodo raffinato è rappresentato dalla valuazione della intensità del riflesso cerebro-gastrico aspecifico di base (NN ³ 2 < 3 cm.) nel quantificare i PCE e dopo stimolazione dolorosa – pressione intensa digitale sopra il nervo mandibolare per 25 sec. : nel sano la intensità del riflesso risulta dimezzata a causa della azione frenante la neurotrasmissione, svolta dagli oppioidi endogeni. Nel terreno oncologico, la costante carenza di b-endorfine e di met-enkefalina provoca la scarsissima riduzione di intensità del riflesso cerebro-gastrico aspecifico nella condizione descritta. A questo punto illustriamo la metodica, semplice e di rapida esecuzione, per diagnosticare e ”quantizzare “ il terreno oncologico: come già detto, la chiusura degli occhi è seguita dalla secrezione epifisaria di melatonina, sempre ridotta nel terreno oncologico, sebbene con diferente intensità. La melatonina, poi, stimola la secrezione diencefalica di SST-RH e di oppioidi endogeni, in particolare nel nucleo arcuato. La melatonina, la somatostatina e, specialmente, gli oppioidi endogeni stimolano la sintesi antcorpale. Il diametro della proiezione cutanea di un area del BALT viene valutata di base e dopo 5 sec. che il soggetto ha chiuso intensamente gli occhi: nel sano, il diametro del BALT raddoppia per 30 sec. esatti, mentre nel terreno oncologico, in rapporto alla sua gravità, l’aumento è minimo (£ 1 cm.) per la durata < 30 sec. in relazione alla gravità del terreno oncologico. La fine della prova, in realtà, è seguita dal temporaneo incremento dei diametri del BALT, facilmente rilevabile. L’ ICAEM-a, quando interessa in modo intenso, le strutture parenchimali e microvascolari dei vari sottosistemi del sistema psico-neuro-endocrino-immunitario provoca il terreno oncologico. In questa situazione, come ormai noto al lettore, sono presenti alterazioni funzionali-strutturali della microcircolazione, magari circoscritte a determinati tessuti o parte di tessuto, rappresentate dal fenomeno della “centralizzazione del flusso sanguigno” nel microcircolo, a cui segue la sofferenza del relativo parenchima (Fig.10)
Fig. 10 Spiegazione
nel testo. Una siffatta patologica condizione microcircolatoria, geneticamente diretta, correlata all’ICAEM-a, “può” provocare sofferenza parenchimale di tipo degenerativo (dislipidemie, diabete mellito, ATS, ipertensione arteriosa, ecc.) sotto la negativa influenza dei noti fattori di rischio ambientali (V: nel mio sito: “Costituzioni Semeiotico-Biofisiche). Tuttavia, la sola presenza del terreno oncologico non può, di per sé, causare l’oncogenesi, così come la sola, isolata, presenza di mutazioni genetiche nel n-DNA, può provocare al massimo lìiniziazione della neoplasia, ma non riesce a indurre l’insorgenza del cancro. Le mutazioni genetiche, infatti, non portano sempre all’insorgenza del tumore. Io congetturo che le mutazioni genetiche di natura nucleare (n-DNA) possono, al massimo, indurre una cellula all’iniziazione tumorale, ma non alla progressione: l’efficace difesa organismica, operata da un fisiologico sistema PNEI, determina la distruzione della cellula eventualmente degenerata o la sua “guarigione”. In conclusione, errori genetici del DNA interessano, in modo isolato o combinato, sia il DNA mitocondriale, che “può” portare al terreno oncologico, sia il DNA nucleare, esitando nelle ben note mutazioni. Nel caso di alterazioni genetiche isolate, possono insorgere, in presenza di mutazioni del m-DNA, le principali patologie umane, condizionate tutte dall’ ICAEM-a, escluso il cancro, e nella seconda condizione, la semplice iniziazione tumorale, seguita o dalla distruzione della cellula degenerata oppure dalla sua conversione ad elemento “sociale”.
Per riassumere quanto sopra, i fattori genetici alla base delle più gravi malattie dell’uomo sono di duplice natura, mitocondriali e nucleari. I primi sono trasmessi quasi esclusivamente dalla madre e “possono” provocare il terreno oncologico causando l’ ICAEM-a. Tuttavia, se sono “isolati”, cioè non associati alle mutazioni genetiche del DNA nucleare, essi “possono”, quando intensi, causare malattie degenerative-metaboliche, variamente raggruppate nello stesso individuo, ma non sono in grado di indurre l’insorgenza del tumore maligno, indipendentemente dalla loro gravità. A loro volta, i fattori genetici nucleari, cioè le ben note mutazioni genetiche del DNA nucleare, da sole, dissociate cioè dalle alterazioni del m-DNA, non “possono” provocare nessuna delle note malattie umane sopra ricordate, incluso il tumore maligno: al massimo, in casi particolarmente gravi, è possibile l’iniziazione tumorale, che non progredisce, però, in assenza del terreno oncologico; la cellula degenerata o è distrutta oppure ridiventa una cellula “socialmente” attiva. Il tumore maligno, pertanto, secondo la mia teoria, “può” insorgere e progredire soltanto nella condizione di co-presenza di entrambe le alterazioni del DNA, mitocondriale e nucleare: le prime provocano modificazioni funzionali-strutturali dell’unità micro-vascolo-tessutale (per esempio, alterato comportamento durante test dinamici: test del picco acuto della secrezione insulinica), mentre le seconde probabilmente aggravano le alterazioni strutturali dei locali microvasi e/o le anomali risposte dei microvasi ai vari stimoli fisiologici e non. In conclusione, il tumore maligno insorge e progredisce in presenza non solo delle note mutazioni genetiche, e non, a carico del n-DNA, come ormai è evidente dal punto di vista clinico, ma anche di alterazioni, geneticamente indotte, del DNA mitocondriale, conditio sine qua non dell’oncogenesi e di tutte le più gravi, invalidanti e mortali patologie dell’uomo, come io sostengo ormai da tre decenni (36, 37, 38) (V. mio sito “ICAEM” ed “Oncogenesi”) Interessante, nelle forme iniziali, “in situ” è la valutazione delle traiettorie ureterali, descritte sopra, sia di base che subito dopo la stimolazione endogena, per esempio, di GH, mediante pressione digitale applicata sopra la proiezione cutanea di questo centro neuronale per la durata di 20 sec. (V. Terreno Oncologico nel sito citato). Infatti, i parametri della vasomozione risultano fortemente patologici sotto lo stimolo dei fattori di crescita indotti dal GH. Nel sano, il test provoca interessanti variazioni microcircolatorie: la vasomotility e la vasomotion diventano più intense con aumento a 7 sec. della loro fase AL + PL, a causa dell’attivazione microcircolatoria di tipo I, associata, nell’istangio prostatico: incremento dell’O2 istangico locale (= il tl del riflesso gastrico aspecifico si allunga). Al contrario, nei soggetti a “reale rischio oncologico”, in quelli con tumore “in situ” o naturalmente quando il cancro è già avanzato, indipendentemente dalla gravità, l’attivazione microcircolatoria GH-indotta è del tipo II, dissociato, in cui sono osservabili intense oscillazioni del tipo Highest Spikes (intensità 1,5 cm.) nella sola vasomotility (= riflesso ureterale superiore), con fase AL + PL di 8 sec., mentre le analoghe e successive oscillazioni della vasomotion (= riflesso ureterale inferiore) sono di minima intensità (0,5 cm.), con fase AL + PL di appena 5 sec. e DEB particolarmente “chiusi”: la conseguenza è la grave, alla base del particolare comportamento patologico dei riflessi (Fig. 11, 12).
Fig. 11
Fig.12 Analogamente al GH, il picco acuto della secrezione insulinica provoca una reazione patologica soltanto a livello della zona prostatica a “rischio” o, naturalmente, già colpita dal tumore. Ne consegue che questo test all’insulina endogena si è rilevato utile nella diagnosi precoce e nella stadiazione del tumore prostatico, in una lunga esperienza. Tra questi due eventi estremi di attivazione microcircolatoria, GH- ed insulina-indotti, esistono stadi “intermedi”, dove l’attività aumentata della vasomotility (AL + PL 7-8 sec.) riesce ancora a mantenere un flusso basale-normale nei capillari e venule: vasomotion con AL + PL di 6 sec. In conclusione, in un soggetto oltre i 50 aa., il rilievo dei dati semeiotico-biofisici, per esempio, del cancro prostatico, in particolare il segno di Massucco (Glossario), consentono di porre diagnosi di cancro prostatico. A questo punto esaminiamo, a modo di esempio, il contributo della Semeiotica Biofisica alla stadiazione “clinica” del tumore prostatico. Innanzitutto, la sede può essere uni- oppure bi-laterale, a seconda che la stimolazione dei trigger-points prostatici con risultato positivo sia uni- o bi-laterale. In secondo luogo, se è interessata anche la prostata “interna” anche i trigger-points di questa (= I dermatomero lombare: in pratica la cute all’inguine) scatenano i segni patologici quando sono stimolati. Ricordiamo, a questo punto, che l’eventuale presenza di calcificazioni è manifestata dal caratteristico rifesso “litiasico”: la stimolazione dei relativi “trigger-points” prostatici provoca il riflesso ureterale “in toto” che, raggiunto rapidamente il suo valore massimo, si riduce di un terzo. Nelle forme in cui la vasomozione consente di osservare l’attivazione di tipo II, dissociato, con intensa vasomotility, con vasomotion non o poco compromessa, pH non eccessivamente basso (tl dei riflessi > 6 sec.), incluso il segno di Massucco, la malignità è ridotta. Al contrario, lo “scompenso” microcircolatorio con la sua estensione a tutta la ghiandola, evidenzia il grado di malignità del tumore. Infine, la valutazione della sintesi anticorpale a livello di MALT locale è sicuramente di notevole utilità: la pressione sopra la parte inferiore ed interna della fossa iliaca di ds e di sn (sede dei linfonodi satelliti della prostata) provoca la sindrome anticorpale acuta (tl del riflesso gastrico aspecifico 3 sec.) la cui intensità è rivelata dalla entità del tl del riflesso gastrico aspecifico, dalla sua durata e, infine, dall’intensità della CGt. Bibliografia 1) Watts G. Three cell cycle scientists win Nobel prize. BMJ 2001; 323:823 (13 October). 2) Stagnaro-Neri M., Stagnaro S., Semeiotica Biofisica del torace, della circolazione ematica e dell’anticorpopoiesi acuta e cronica. Acta Med. Medit. 13, 25 1997 3) Stagnaro-Neri M., Stagnaro S., Semeiotica Biofisica: la manovra di Ferrero-Marigo nella diagnosi clinica della iperinsulinemia-insulino resistenza. Acta Med. Medit. 13, 125 1997 4) Stagnaro-Neri M.,
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